DESCRIZIONE PERCORSO
Da piazza Dante Alighieri di Quattro Castella risalire via Roma verso la chiesa, svoltare a destra per via Don Minzoni e seguire le indicazioni CAI e Sentiero Partigiano n° 1 (SP 1) per Monticelli, che si attraversa per prendere la carraia che sale fino alla strada asfaltata per Caverzana. Girare a sinistra e all’incrocio successivo ancora a sinistra sino all’oratorio della Madonna della Battaglia. Sulla destra scende il sentiero SD, che si imbocca fino a scendere al torrente Modolena, guadandolo, si segue il sentiero in salita, arrivando nei pressi delle rovine delle case di Reverbera. Si prosegue seguendo i segnavia del sentiero SD, sino ad arrivare ad un edificio rurale isolato, sulla destra: Casa RomaPrimo luogo di assistenza per la risalita clandestina dei partigiani dalla pianura all’Appennino, divenuta, in breve, distretto di reclutamento partigiano. A fine agosto 1944, in un rastrellamento tedesco viene incendiata e il contadino Giuseppe Fontanili, che la abitava, ucciso.. Sulla destra possiamo ammirare la Valle dell’Enza e il parmense. Seguendo la carraia si arriva alla strada asfaltata presso Grassano Pietre; tenere la sinistra.
Nei pressi dell’incrocio, sulla sinistra, si trova l’ex caseificio di GrassanoAssedio del caseificio di Grassano: Il 7 marzo 1945, nel corso dell’assedio al caseificio dove si erano asserragliati militari tedeschi e fascisti, muore il partigiano “Saetta”, ricordato da una lapide presso Ceredolo (vedi nel percorso).. Dall’incrocio scendere verso Grassano Basso (SD). Attraversare il paese seguendo i segni, che portano a scendere nel Rio Vico e risalire verso Riverzana, che si aggira a sinistra sul sentiero che porta a Canossa. Seguire i segni fino all’incrocio con strada asfaltata. Tenere la destra e risalire verso il Castello di Canossa. Si prosegue sul sentiero SD che sbuca sulla strada (qui la recinzione di villa Marconi, poco a destra il cippo). Si prende verso sinistra la strada, che si abbandona subito a destra per salire, seguendo i segnali, al Monte TesaLuogo di attraversamento di renitenti e disertori diretti in montagna e teatro di scontri fra partigiani e formazioni fasciste/tedesche, con un episodio di fucilazione di due civili e la caduta di tre partigiani, come ricorda il cippo eretto presso Villa Marconi. e scendere poi a Ceredolo dei CoppiIl 30 settembre del 1944 durante un rastrellamento i tedeschi e fascisti incendiano la scuola del paese. Nel dicembre dello stesso anno, a seguito di un attacco partigiano muore il cap. Seifert, comandante delle Scuole antiribelli dell’Emilia e responsabile dei rastrellamenti dell’inverno 1944-45.. Seguendo a sinistra la strada troviamo un bar-ristorante con fermata del bus, davanti al quale una lapide ricorda il partigiano “Saetta”. Per la strada asfaltata a destra appena prima del bar (CAI 650) si attraversa l’abitato di Ceredolo e, poco dopo la chiesa, si scende a destra per il sentiero a Casalino e quindi Braglie, per risalire sulla strada asfaltata sotto il Castello di Rossena. Si sale verso il Castello per poi ridiscendere con la carraia che porta fino a Ciano d’EnzaDall’ottobre 1944 è sede della Scuola antiguerriglia della XIV Armata costituita in Emilia ad opera dei comandi tedeschi, con la funzione di repressione antipartigiana. Da qui sono partiti numerosi rastrellamenti e rappresaglie in tutto l’Appennino tosco-emiliano, sino alla Liguria fino all’aprile 1945. Solo a Ciano sono uccisi 32 partigiani. Nel cimitero di Canossa è sepolto Meuccio Ruini, presidente dell’Assemblea Costituente. per il Sentiero Matilde (SM). Dalla stazione prendere il treno fino alla fermata di Piazzola e da qui rientrare a piedi a Quattro Castella seguendo il percorso 640 A che passa per il convento di Montefalcone.