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GLOSSARIO

144° Brigata Garibaldi intitolata all’antifascista Antonio Gramsci, di ispirazione comunista
145° Brigata Garibaldi intitolata al partigiano Franco Casoli, di ispirazione comunista
26° Brigata Garibaldi intitolata al partigiano Enzo Bagnoli, di ispirazione comunista
284° Brigata Fiamme Verdi intitolata al partigiano Aldo Dall’Aglio “Italo”, di ispirazione cattolica
285° Brigata SAP della montagna reggiana
Allied Liason Mission missione di collegamento alleata coi partigiani; ne furono attivate diverse in tutta la provincia, ma soprattutto sulle montagne
Battaglione alleato unità speciale alle dipendenze del Comando Unico creata nel febbraio 1945 dall’unione di una compagnia di paracadutisti inglesi, una compagnia di partigiani italiani ed una di partigiani sovietici
Battaglione media unità operativa dei partigiani composta da più distaccamenti
BN Brigata Nera, creata nell’estate 1944 a seguito della militarizzazione del PFR
Bombardamento numerosi paesi e villaggi furono bombardati, incendiati e distrutti dall’artiglieria tedesca durante i rastrellamenti; altri ancora, invece, subirono incursioni aeree dagli Alleati
Brigata grande unità operativa dei partigiani, operava su battaglioni e distaccamenti; il suo organico variava a seconda del tempo e delle circostanze
Case di latitanza luoghi, sia in montagna che in pianura, dove i partigiani potevano rifugiarsi se ricercati o per preparare un’azione
CLNAI Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia. Organo di collegamento politico di tutti i partiti antifascisti (in particolare comunisti, socialisti, azionisti e cattolici). Ogni provincia occupata dai nazifascisti aveva un suo CLN locale
Comando Unico quartier generale dei partigiani dell’Appennino reggiano, costituito nel settembre 1944; rispondeva politicamente al CLN e militarmente al CVL
Commissario figura politico-militare che affiancava il comandante di un reparto partigiano
Corpo d’armata Centro Emilia comando congiunto dei partigiani reggiani e modenesi durante la Repubblica di Montefiorino, sciolto all’indomani della caduta della Repubblica stessa, nell’agosto 1944
CVL Corpo Volontari della Libertà; struttura di coordinamento militare della Resistenza
Deportazione oltre mille civili reggiani vengono deportati nei campi di concentramento nazisti; buona parte di essi proveniva dalle zone appenniniche
Disertori diverse decine di soldati tedeschi abbandonano l’esercito nazista e si uniscono alle formazioni partigiane
Distaccamento l’unità standard dei partigiani, composto da 20 a 50 uomini a seconda del tempo e delle circostanze; operava su varie squadre
Feldgendarmerie Polizia Militare tedesca
GNR Guardia Nazionale Repubblicana; la principale forza armata della RSI nella lotta antipartigiana; viene creata sulla base dell’ex Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale del ventennio fascista
Intendenza svolge la funziona di approvvigionamento delle formazioni partigiane di armi, cibo, medicinali, vestiari e tutto l’occorrente per poter operare con continuità ed efficienza
Linea Gotica apprestamento difensivo tedesco creato nell’autunno 1944: linea del fronte che correva sugli Appennini tosco-emiliani, tagliando in due l’Italia, dalla Liguria all’Adriatico
La provincia di Reggio Emilia assume importanza strategica poiché viene a trovarsi immediatamente dietro la prima linea
Lehrstab für Bandenbekämpfung scuola di addestramento antiribelli; ha sede prima a Pantano quindi a Ciano d’Enza. Opera numerosi rastrellamenti in tutto l’Appennino fra l’Emilia, la Liguria e la Toscana ed è protagonista di numerosi eccidi di partigiani e civili. La sua sede a Ciano d’Enza diviene nota come il cimitero dei partigiani per le numerose torture ed esecuzioni sommarie che vi si compiono
Mongoli nome con il quale sono generalmente indicati i soldati sovietici in servizio nell’esercito tedesco, chiamati così a causa di alcuni caratteri somatici come gli occhi a mandorla. In realtà si tratta di soldati musulmani della regione del Turkestan (uzbechi, kazaki, kirghisi, ecc.)
Nomi di battaglia soprannomi che i partigiani si danno all’atto dell’arruolamento per garantire il loro anonimato nel caso di cattura da parte dei nazifascisti
OP Ordine Pubblico, un’unità celere della GNR che opera anche nell’Appennino reggiano
Ortskommandantur comando di presidio locale dell’esercito tedesco
PFR Partito Fascista Repubblicano, creato nel settembre 1943 sulle ceneri del vecchio Partito Nazionale Fascista e sciolto con la Liberazione, nel 1945
Platzkommandantur comando militare tedesco a livello provinciale
Polizia partigiana organo del Comando Unico preposto al mantenimento dell’ordine pubblico nelle zone controllate dai partigiani e controllore della disciplina dei partigiani stessi
Presidio guarnigione fissa di fascisti e/o tedeschi nei vari paesi dell’Appennino
Prigionieri nel corso della guerra di Liberazione, fra le due parti vi sono vari tentativi di scambio dei rispettivi prigionieri
Rappresaglie esecuzioni sommarie di civili e partigiani compiute dai nazifascisti, come nei casi della Bettola, Cervarolo e Legoreccio
Rastrellamento principale strumento operativo dei nazifascisti per scoprire e attaccare i ribelli; possono essere limitati nello spazio e nel tempo, impiegando poche truppe, oppure complessi, arrivando a utilizzare contemporaneamente centinaia di combattenti per diversi giorni, in un’area molto vasta
Repubblica di Montefiorino territorio libero creato dai partigiani sull’Appennino reggiano e modenese nell’estate 1944; rimane in vita alcune settimane, fino a una vasta offensiva tedesca che porterà al suo crollo
RSI Repubblica Sociale Italiana, lo Stato fantoccio creato da Mussolini dopo l’8 settembre 1943 per agevolare l’occupazione tedesca dell’Italia e il proseguo della guerra
Sant’Anna ospedale di Castelnovo ne’ Monti dove sono nascosti e curati diversi partigiani
SAP Squadre d’Azione Patriottica
Servizio informazioni entrambe le parti creano una rete di intelligence per poter controllare l’avversario; molte azioni compiute, soprattutto da parte nazifascista, sono state possibili grazie al lavoro informativo e delatorio
Staffette indispensabile strumento di comunicazione dei partigiani; sono donne e/o ragazzi che possono più facilmente passare inosservati ai posti di blocco
UPI Ufficio Politico Investigativo, il servizio segreto della GNR; riesce a creare un’efficiente rete di spionaggio a danno dei partigiani
Wallenstein I, II, III nomi in codice delle operazioni militari tedesche che portano alla caduta della Repubblica di Montefiorino e ai grandi rastrellamenti in montagna nell’estate 1944