DESCRIZIONE PERCORSO
Questo itinerario è contrassegnato dai soli segnavia del sentiero partigiano n°8 (SP 8). Dal centro di CervarezzaIl presidio fascista del paese è uno dei primi nell’Appennino ad essere neutralizzato da parte dei partigiani, all’inizio di giugno 1944., nei pressi del monumento ai caduti, prendere la strada in direzione del campo sportivo. Appena prima di giungervi ha inizio, sulla destra, il Percorso Vita: sulla destra di esso una carraia scende tra castagneti fino al guado del Rio Spigola, per poi risalire in pochi minuti all’abitato di Frassinedolo. Lo attraversiamo, salendo in direzione nord-est fino all’ultima casa, dove sulla sinistra
sale il sentiero che porta in direzione del Monte Ca’ di ViolaIl 28 maggio 1944 qui cade un bimotore B25 americano. I 6 uomini dell’equipaggio vengono nascosti e aiutati dai partigiani e dai contadini del luogo..
Al bivio tenere il sentiero che sale, sulla destra, e quindi sempre in direzione nord arriviamo in una mezz’oretta al Ristorante La Baita d’Oro.
Salendo dal parcheggio alla strada asfaltata (Strada Statale 63), dall’altra parte della carreggiata, sul terrapieno, si trovano il cippo che ricorda la Battaglia dello SparavalleIl 10 giugno 1944, a seguito del tentativo di reparti nazifascisti di riprendere il controllo della SS 63, i partigiani, presso il Passo dello Sparavalle si oppongono. E’ la prima grande controffensiva dei fascisti per riprendere il controllo della montagna. Nella battaglia in campo aperto muoiono 3 partigiani e 4 fascisti. I militi incendiano la pineta del luogo e saccheggiano case a Cervarezza. Nonostante i caduti lo scontro servirà per rafforzare la fiducia dei giovani, vedendo successivamente aumentare il numero dei reclutamenti fra le fila dei resistenti. e la lapide dedicata ai partigiani caduti in quell’occasione.
Teniamo la statale verso il Cerreto – abbiamo la cima del Monte Ventasso di fronte a noi – e dopo il bar ristorante Il Fortino a destra imbocchiamo la carraia sulla destra che ci porta alle rovine del fortino (costruito nel 1848). Proseguendo, attraversiamo la strada asfaltata e saliamo fra i campi fino all’osservatorio astronomico di recente costruzione e quindi dritto fino alla strada asfaltata. La prendiamo verso sinistra e dopo un paio di curve imbocchiamo, presso il campeggio delle Fonti, la carrareccia che sale dolcemente sulla destra, fra i castagni. Al bivio sullo svalicamento prendiamo a la carraia che passa sotto il Monte Alto e poco dopo a destra il sentiero che conduce all’ex Colonia di BusanaNata in epoca fascista, durante l’occupazione tedesca viene adibita a importante centro di comando sulla SS 63. Il presidio non era tuttavia sicuro visto che i fascisti preferivano dormire nelle case private. Infatti, il 5 giugno 1944 gli occupanti vengono disarmati senza spargimento di sangue. Nel marzo ’45 viene attaccata da un gruppo di 500 partigiani, ma l’attacco fallisce, con diverse perdite. In generale, nella zona, si verificano molte azioni partigiane. e coincide con il sentiero CAI 661, fra i castagni. Scendendo per la stradina asfaltata attraversiamo la SS 63, teniamo la destra ed entriamo in paese, girando a sinistra. Lo attraversiamo tutto sulla vecchia statale, per poi cercare tra le vie del borgo vecchio la via Azzura. In fondo ad essa parte il sentiero per Cervarezza. Al primo bivio si tiene il sentiero a sinistra che ci conduce in poco più di mezz’ora all’abitato di Casale, che attraversiamo: all’estremità nord imbocchiamo il sentiero che scende e poi risale in un’altra mezz’ora a Cervarezza.